Settembre nero di Sandro Veronesi, Infanzia di Elsa Morante
Sempre la sofferenza si trasforma di Stefano Dal Bianco
Buongiorno e buon venerdì!
Spero che stiate bene. Ecco la mia selezione per oggi:
Pensiero del giorno: Tu sei come un colibrì perché come il colibrì metti tutta la tua energia nel restare fermo. Settanta battiti d'ali al secondo per rimanere già dove sei. Riesci a fermarti nel mondo e nel tempo, riesci fermare il mondo è il tempo intorno a te, certe volte riesci addirittura anche a risalirlo, il tempo, e a ritrovare quello perduto, così come il colibrì è capace di volare all'indietro.
Sandro Veronesi
Parole da salvare: scorrazzare
Parole per ricordare: Vinattiere di Stradella
Podcast del giorno: Trilogia sulla Grande Guerra di Alessandro Barbero
Audiolibro del giorno: La Signora Flora e il Signor Pomza, suo genero di Luigi Pirandello
Film del giorno: La signora di Montecarlo di Mario Soldati
Poesia del giorno: Sempre la sofferenza si trasforma di Stefano Dal Bianco
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Sempre la sofferenza si trasforma in qualcosa di sacro sempre che siamo in grado di domarla o assottigliarla come fa la terra quando si chiama fuori solo distribuendo i suoi tormenti a ogni filo d’erba perché restituisca inavvertitamente la sua penosa pena al vento che la libra sul prato e la trascende come ogni cosa quando si affida al vento. * Trasfórmati in parole luna piena rossa di gennaio e includi nel racconto il rombo della superstrada così che tutto sia completo ma non risponda dei significati così che quando uno arriva a congiungere i punti delle luci nella valle la figura sia libera di assomigliare a chi la traccia e il silenzio di dentro sia tale da sovrastare ogni mania del mondo. * Il cielo è completamente vuoto questa notte perché la luna di febbraio è abbagliante e cancella le stelle mentre qui sulla terra gli alberi e le siepi e l’asfalto della strada si stagliano potenti e ci chiedono di stare a occupare lo spazio che incombe come se fosse un’orbita possibile questo girare e camminare senza firmamento. * Un certo raggio della luna bianca di stanotte ha attraversato il cielo e ha raggiunto me il cane Tito e poi l’asfalto. Io in ritardo me ne sono accorto, il cane Tito credo era distratto e l’asfalto ha luccicato per un attimo sostituendosi con garbo alla inadempienza di Tito e alla mia.
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